La pulizia del pollaio è un aspetto determinante per una corretta gestione dell’allevamento. Alla fine di ogni ciclo di produzione, sarebbe opportuno pulire accuratamente tutti gli ambienti, eliminare totalmente la lettiera, spostare tutte le mangiatoie, abbeveratoi e nidi, eliminare tutto il materiale organico su pareti, scalini o altro.
Si potrà utilizzare un getto d’acqua a pressione in modo di eliminare anche nei buchi e nelle fessure il residuo, e soltanto dopo tutto ciò si potrà effettuare una disinfezione valida.
La disinfezione ha lo scopo di eliminare tutti quegli agenti estranei e dannosi per gli animali, e potrà essere effettuata con composti chimici o con il calore e la fiamma.
Il calore è un ottimo disinfettante e si può utilizzare una fiamma diretta su tutti quei materiali che non si rovinerebbero.
I disinfettanti chimici possono essere utilizzati solo al dosaggio necessario, dovranno essere di facile utilizzo, e non dovranno corrodere le superfici trattate.
Per le attrezzature si consigliano i seguenti disinfettanti:
- Ipoclorito di sodio al 10% (la comune candeggina diluita al 5% in acqua che ha un azione microcida e non rovina i metalli.
- La creolina che si usa in acqua con soluzione al 3-4%.
- I sali quaternari di ammonio che sono schiumogeni e vengono adoperati
normalmente alla concentrazione dell’1 %. - Mentre per l’ambiente è opportuno impiegare l’idrato di calce al 20%
e l’idrato di sodio (soda caustica) al 2-3%.
La pulizia periodica dovrebbe avvenire mensilmente e prevedere la pulizia delle feci nei punti di accumulo, e la pulizia di mangiatoie ed abbeveratoi.
Regole per l’igiene
- Evitare ristagni o perdite di acqua che rendono il terreno un ottimo ambiente per germi e parassiti.
- Cambiare regolarmente l’acqua di abbeveraggio e utilizzare abbeveratoi che evitino la contaminazione da parte di volatili
in genere e ratti. Attenzione ad utilizzare acqua di pozzo non precedentemente controllata. - Conservare il mangime in mangiatoie adatte e in maniera inaccessibile ad altri animali come piccioni, volatili, gatti e ratti, in un ambiente asciutto e ben areato in modo da evitare muffe e umidità.
- Il terreno dove razzolano gli animali all’esterno, con il passare del tempo, si contamina con le feci e diventa anch’esso un ottimo ambiente per parassiti. E’ buona prassi, almeno ogni sei mesi, immettere della calce cianamide ma con la cura di rizollare il terreno per mandarla in profondità senza che rimanga in superficie a contatto con gli animali.