La produzione del miele è un’arte che richiede attenzione e dedizione.
Ogni fase del processo, dalla cura delle proprie api all’invasettamento, gioca un ruolo fondamentale.
Scopriamo insieme i segreti per una produzione di miele di qualità: dalle api al barattolo!
1) La scelta della razza delle Api
La prima decisione riguarda la razza delle api.
Partendo dal presupposto che un apicoltore etico e consapevole andrà a ricercare solo ed esclusivamente le api di razza Mellifera Ligustica Spinola, purtroppo nessuna legge vieta di procurarsene altre.
Scegliere le api giuste è cruciale: le api italiane, sono famose per la loro dolcezza e produttività.
Tuttavia non tutti i fornitori di sciami possono garantire la purezza genetica delle loro api in quanto per farlo è necessario certificarle.
2) L’ambiente ideale
Naturalmente molti apicoltori non hanno voce in capitolo in quanto probabilmente sono limitati dal possedere un solo terreno, perciò nella maggior parte dei casi ci si adatta al proprio cortile!
Le api prosperano in ambienti sani.
Un’area ricca di fiori, lontana da inquinamento e pesticidi, è fondamentale.
Piante autoctone e fiori di diverse specie attirano le api e migliorano la qualità del miele, permettendo la produzione di millefiori sempre diversi e particolarmente pregiati.
3) La varietà floreale disponibile
La varietà dei pollini raccolti influisce sul sapore del miele.
Le api che visitano fiori diversi producono un miele più complesso.
Un apicoltore esperto sa gestire la posizione degli alveari per ottimizzare questa diversità seguendo le pratiche del nomadismo.
Un’alternativa al nomadismo, nel caso non si abbia la possibilità di praticarlo, è data dalla semina di piante mellifere.
4) La qualità della vita delle Api
Mantenere le api in buona salute è essenziale.
Un’arnia ben ventilata permette una miglior circolazione del feromone reale prevenendo le sciamature.
Il controllo delle sciamature è fondamentale per poter produrre miele, le api si concentreranno sulla sciamatura se ne avranno la possibilità.
Inoltre, monitorare regolarmente la presenza di malattie e parassiti garantisce una produzione costante.
Per questo è consigliato effettuare almeno 2 trattamenti antivarroa durante il corso dell’anno.
5) Le buone pratiche apistiche
L’allevamento delle api deve essere sostenibile.
Pratiche come il rinnovo dei telaini e la pulizia degli attrezzi da lavoro garantiscono il mantenimento delle colonie in buona salute.
Inoltre, evitare l’uso di trattamenti antivarroa durante il periodo di raccolta protegge il miele da residui indesiderati.
6) Il tempismo
Il momento della raccolta influisce notevolmente sulla qualità del miele.
È importante raccogliere il miele al momento giusto, quando almeno i 3/4 del telaino sono sigillati.
Questo indica che il miele ha raggiunto il giusto grado di maturazione.
Ovvero che l’umidità al suo interno è inferiore al 18%.
7) Lavorazione dei telaini
L’estrazione del miele deve avvenire con attenzione.
L’ambiente in cui si effettua la smielatura deve essere pulito e non accessibile alle api per evitare momenti spiacevoli.
La disopercolatura effettuata manualmente e l’utilizzo di uno smielatore permettono di mantenere intatti i nutrienti.
Evitare l’uso di calore eccessivo è fondamentale per preservare le proprietà organolettiche.
Perciò, se si vuole accumulare i melari per effettuare solo una smielatura a fine stagione, è meglio assicurarsi che il locale dove vengono conservati sia idoneo.
8) Filtraggio, riposo, invasettamento
Dopo l’estrazione, il miele deve essere filtrato, possibilmente usando un doppio filtro.
Questa fase rimuove impurità e cera senza compromettere il gusto.
Dopo aver effettuato la doppia filtratura, il miele andrà lasciato decantare all’interno di un maturatore per un paio di settimane.
Questo processo permetterà all’aria e alle ultime impurità di separarsi dal miele posandosi sul fondo e sulla superficie (le impurità qui sopra possono essere rimosse con una spatola).
L’invasettamento va effettuato su vasi in vetro sterilizzati per evitare contaminazioni.
9) La Conservazione
La conservazione del miele è cruciale per mantenerne la qualità.
Riporlo in un luogo fresco e buio prolunga la sua durata.
Il miele, se conservato correttamente, non scade mai, ma può cristallizzarsi.
Questo è un processo naturale, dovuto al rapporto dei 2 zuccheri semplici che lo compongono (glucosio e fruttosio), che non ne altera la qualità.
10) L’Importanza della tracciabilità
La tracciabilità è un aspetto fondamentale.
Etichettare il miele con informazioni sulla provenienza e le tecniche di produzione rassicura i consumatori.
Un miele tracciato è sinonimo di qualità e trasparenza.
11) La Passione per l’Apicoltura
Ultima ma non per importanza, la passione è il vero segreto per una produzione di miele di qualità.
Gli apicoltori etici e consapevoli mettono il cuore nel loro lavoro.
Questa passione si riflette nel prodotto finale, che non è solo miele, ma un vero e proprio tesoro della natura.
In conclusione…
Produrre miele di qualità è un processo complesso che richiede attenzione in ogni fase.
Dalla scelta delle api all’imbottigliamento, ogni dettaglio conta.
Scegliere metodi sostenibili, garantire la salute delle api e seguire le buone pratiche apistiche sono passaggi essenziali.
Con dedizione e passione, è possibile creare un miele che non solo soddisfa i palati, ma racconta anche una storia di amore per la natura e le sue meraviglie.